06.11.2025

06-07.11.2025, La scienza aperta: sentieri di gloria (o di pace)?, “Guerra o pace: scienza aperta, istituzioni di ricerca e libertà intellettuale”, X convegno annuale dell’AISA, Università di Trento, Facoltà di Giurisprudenza
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Abstract
Il diritto e la giustizia contro la forza bruta e stolta. Tratti antropologici che si ritrovano nella scienza.
Esistono due tipologie di scienza aperta. La prima, la vera scienza aperta, si basa sulla libertà intellettuale dell’uso pubblico della ragione e si pone alle fondamenta della democrazia interna ed esterna agli Stati. La seconda, la pseudo-scienza aperta, si fonda sulla proprietà intellettuale ed è asservita alla concentrazione di potere pubblico e privato.
Dalla Seconda Guerra Mondiale in poi la vera scienza aperta ha avuto modo di affermarsi solo episodicamente e in chiave sovversiva, provando a calcare gli impervi sentieri della pace.
Mentre le società che abbiamo costruito negli ultimi decenni hanno deliberatamente favorito la concentrazione di potere pubblico e privato, quella stessa concentrazione che alimenta il capitalismo dei monopoli intellettuali sorveglianti e della guerra. In questo contesto la pseudo-scienza aperta può ben presentarsi come istituzionale e percorrere orgogliosamente i sentieri della gloria, anche se, prima di giungere alla tomba, contraddizioni laceranti non tardano ad affiorare. Lungi dall’essere mera speculazione teorica, la relazione ripercorre alcuni problemi della dialettica tra scienza aperta sovversiva e istituzionale che l’Associazione Italiana per la promozione della Scienza Aperta ha provato ad affrontare nei suoi primi dieci anni di vita.




